Skip to main content

| Salute & Benessere

Vitamina D in inverno: perché il solarium è la tua “palestra di luce”

Come integrare in modo sicuro l’esposizione ai raggi UV B quando il sole naturale non basta.

Quando le giornate si accorciano e il cielo resta coperto, il nostro organismo fatica a produrre vitamina D. Il risultato? Stanchezza, ossa fragili, sistema immunitario sotto tono. In questa guida scoprirai come usare in modo responsabile il solarium per colmare la carenza invernale, riducendo al minimo i rischi di sovra esposizione.

Cos’è la vitamina D e perché serve 

Prodotta per l’80 % da esposizione UV B, regola l’assorbimento di calcio, modula il sistema immunitario e partecipa alla sintesi di oltre 200 proteine funzionali.

Quanto ne serve

I livelli sierici ottimali (75 125 nmol/L) richiedono circa 600-2000 IU/die. Il sole invernale ticinese non ha irradiazione UV-B sufficiente per far sintetizzare vitamina D dalla nostra pelle.

Il ruolo del solarium

Le cabine Tipo 3 di Blue Light emettono una quota controllata di UV-B (≤ 0,3 W/m²). Due sedute a settimana da 10-15 minuti possono riportare 25(OH)D in fascia fisiologica in 4 6 settimane, come indicato da studi pubblicati su Dermato-Endocrinology.

Sicurezza prima di tutto

  • Usa lo Skin Control per conoscere il tuo fototipo e il minutaggio ideale.
  • Indossa occhialini protettivi.
  • Lascia passare almeno 48 h fra una seduta e l’altra.
  • Integra acqua e antiossidanti (vitamina C, polifenoli) nella dieta.

Il solarium non deve sostituire il sole naturale né i corretti stili di vita, ma è uno strumento valido quando il clima invernale riduce drasticamente l’esposizione ai raggi UV B. Grazie a tempi controllati e tecnologia Tipo 3, Blue Light offre una via rapida, autonoma e sicura per mantenere la vitamina D su livelli ottimali.

 


Vuoi provare? Pianifica la tua prima seduta invernale: trova la cabina libera sul Blue Pay, segui il tempo di Skin Control e sentiti subito più energico.